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GINECOLOGIA ESTETICA

Per ginecologia estetica e funzionale si intende una nuova specialità medica che è un’unione tra la Ginecologia e la Medicina Estetica. 
Nasce dal desiderio femminile di migliorare il proprio aspetto fisico, fisiologico e sessuale ma non ultimo psicoemotivo.
Spesso infatti i cambiamenti fisici correlati ai tanti avvenimenti che segnano la vita di una donna, dalla gravidanza al parto, dallo stile di vita all’attività lavorativa, comportano grandi modificazioni anche nella sua sfera più intima, che segnano e condizionano sia la sfera sessuale che relazionale restituendole una proiezione di sé stessa in cui non si ritrova, divenendo fonte di insicurezza e talvolta di sofferenza. 
La Ginecologia Estetica e funzionale nasce quindi dalla necessità della donna moderna a chiedere alternative terapeutiche e chirurgiche per migliorare la propria qualità di vita ed il rapporto con il proprio partner e con sé stessa.
I risultati della ginecologia estetica e funzionale possono migliorare la vita sessuale, ma possono anche conferire un aspetto più giovane o esteticamente più piacevole ai genitali.

Trattamenti:
Laser rigenerativo
E’ la naturale evoluzione in ginecologia dei trattamenti combinati laser viso-corpo utilizzando i migliori Sistemi Laser ad Alta Tecnologia.
Anche la ginecologia si è evoluta in questa direzione per il ripristino estetico funzionale.
Il trattamento laser non invasivo agisce stimolando un processo di “ringiovanimento funzionale” dei tessuti trattati. L’utilizzo di questa tecnologia permette il trattamento siadella parte esterna che della parte interna dei genitali, stimolando la vascolarizzazione e la produzione di collagene, con un conseguente effetto tonico e volumizzante, senza utilizzo
di iniettabili, migliorando le funzioni vaginali. Con diverse modalità di trattamento, si ha una sinergia sulle strutture dei tessuti cutanei e mucosi simultaneamente. Con il Laser (CO2 o non ablativo) oggi si possono ottenere risultati effettivi con un trattamento non chirurgico, con brevi tempi di recupero.

EPV Elettroporazione Vulvovaginale
La radiofrequenza utilizza onde elettromagnetiche ad energia termica, cioè che sviluppano calore in modo controllato e intermittente nelle cellule dei tessuti degli strati superficiali della vagina e della vulva, stimolando la produzione di collagene ed elastina, ripristinando il trofismo dei tessuti vulvari, migliorando l’elasticità e la compattezza del canale vaginale, con benefici funzionali e anche estetici. Il ripristino del trofismo vulvo-vaginale avviene grazie all’incremento dell’idratazione, alla riattivazione del microcircolo .
EPV (Elettroporazione VulvoVaginale) è un metodo di veicolazione transdermica e transmucosa che consente la somministrazione di sostanze terapeutiche o prodotti cosmetologici utilizzati per il ripristino della normale fisiologia vaginale e/o vulvare locale, alla stimolazione delle cellule a produrre collagene ed elastina.

E’ legata alla azione termica delle onde elettromagnetiche che, provocando l’apertura di canali acquosi (elettropori) nel derma, aumentano la permeabilità delle membrane cellulari, favorendo l’assorbimento locale nei tessuti vulvari e vaginali di sostanze a vario peso molecolare che altrimenti non potrebbero raggiungere i tessuti profondi
Il trattamento terapeutico con radiofrequenza è indicata nei casi di atrofia e lassità vulvo-vaginale post parto vaginale, in premenopausa e menopausa fisiologica (età) oindotta (da chirurgia o farmaci) come nelle pazienti oncologiche, in particolare in trattamento per il tumore alla mammella, iniziale incontinenza urinaria da stress (perdite di
urina con colpi di tosse, starnuti, ecc), dolore nei rapporti sessuali.
 
Destinazioni 


ELETTROPORAZIONE per USO GINECOLOGICO
Veicolazione transdermica di principi attivi mirati;
patologie vulvari e vaginali;
vestibulodinia;
vulvodinia
lichen scleroatrofico
ELETTROSTIMOLAZIONE per USO GINECOLOGICO
 Riabilitazione del pavimento pelvico;
sindrome del dolore pelvico cronico;
incontinenza urinaria lieve

 

Ossigeno e carbossiterapia
L’ossigeno e la carbossiterapia sono tecniche medicali che utilizzano ossigeno o anidride carbonica per via vaginale o microiniettiva per il trattamento dell’atrofia vulvovaginale mediante microinfusioni in sede vulvare e l’introduzione nel canale vaginale attraverso una cannula.
Recentemente l’utilizzo dell’ossigenoterapia e’ stato esteso con successo ai disturbi vescico-uretrali dovuti atrofia cist
Tale trattamento, che può essere utilizzata spesso in sincronia con l’Elettroporazione vulvare o con i trattamento Laser rigenerativo, consente una rapido ripristino dei sintomi correlati alla secchezza e all’atrofia vulvare e vaginale, con ri-ossigenazione e riattivazione dei processi che contribuscono al ripristino dell’architettura delle mucose vulvovaginali.

L’ossigeno e l’anidride carbonica, microiniettati nel sottocute, agiscono sul microcircolo,
vasodilatando i capillari. Il sangue scorre così più velocemente, i tessuti ricevono più ossigeno, le tossine vengono smaltite, aumentando l’elasticità cutanea e ringiovanendo il derma.

Medicina Estetica
La Medicina Estetica ci mette a disposizione trattamenti vulvari semplici e sicuri con filler (iniezioni di acido ialuronico a vario peso molecolare per ridare turgore alla vulva). Il Filler vulvare è un intervento ambulatoriale. Si utilizza acido ialuronico con una densità appropriata a migliorare il tono delle mucose vaginali, ripristinando il naturale turgore delle
piccole e grandi labbra o contrastando l’evidenza di esiti cicatriziali ipotrofici. Ci si avvale di un sottile ago da filler o di una microcannula. L’impiego dell’idrogel riassorbibile, può avere un fine puramente estetico o rientrare in un ambito più funzionale. Obiettivo funzionale: Il filler vulvare ha scopo idratante, dunque contrasta l’ipotrofia cutanea, la secchezza e la dispareunia (dolore ai rapporti). Il ciclo di trattamento prevede generalmente 3 sedute distanziate da 60 gg con effetto prolungato per circa 6-12 mesi. Obiettivo estetico: Il medico inocula il filler sottocute in prossimità delle grandi labbra,
con la finalità di riempimento per ripristinare la volumetria perduta.

Per quanto riguarda i sintomi correlati al climaterio e all’età post-menopausale (secchezza e prurito vulvo-vaginale con rapporti sessuali dolorosi o impossibili) le novità in campo medico sono rappresentate dall’introduzione di nuove creme estrogeniche utilizzabili anche da donne a rischio potenziale di cancromammario, di formulazioni di Acido Jaluronico di nuova generazione.

L’ aspetto armonioso e proporzionato dei genitali esterni femminili (piccole e grandi labbra, cappuccio clitorideo, monte di Venere) favorisce una maggior autostima della donna ed il recupero di una soddisfacente vita relazionale e sessuale nonché aiuta a mantenere la rispettosa e funzionale anatomia che protegge gli organi interni. Dismorfie congenite (ad esempio piccole labbra eccessivamente sviluppate favorenti possibili disturbi e fastidi da frizione ed imbarazzi nell’indossare alcuni indumenti) oppure dovute all’invecchiamento (perdita di turgore delle grandi labbra, esaltazione dell’ipertrofia delle piccole labbra e loro iperpigmentazione, adiposità del monte di Venere) possono essere corrette con interventi chirurgici ambulatoriali eseguibili anche in anestesia locale.

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